▼ Maltrattata per “fatto culturale”, anarchici attaccano il pm: indagini in corso

Oggi un vertice in prefettura deciderà sulla concessione della scorta per il magistrato finito nella bufera

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Palagiustizia di Brescia, foto d'archivio

Era vestita di nero e si copriva la testa e le spalle con un ombrello: questo quanto ripreso dalle telecamere della persona che nella notte tra sabato 16 e domenica 17 settembre 2023 avrebbe imbrattato il muro del tribunale di Brescia. “Bassolino occhi aperti la vendetta degli oppressi è un fatto culturale” è la scritta apparsa e firmata con la “A” anarchica.

Il messaggio è rivolto al pm Antonio Bassolino finito nell’occhio del ciclone per la richiesta di assoluzione per “fattore culturale” di un uomo di origini bengalesi accusato di maltrattare la moglie. Questa mattina – 18 settembre 2023 – in prefettura ci sarà un tavolo con prefetto, questore, i vertici della Procura generale e i comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di Finanza per valutare se disporre o meno la scorta per il magistrato.

Dalla richiesta di assoluzione per ragioni culturali – i comportamenti violenti dell’uomo sarebbero, secondo il magistrato, dettati appunto dalla cultura di appartenenza – si è dissociato nei giorni scorsi anche il procuratore capo della Procura di Brescia, Francesco Prete.

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