Emergono nuovi dettagli circa il brutale omicidio avvenuto l’11 gennaio 2022 a Rescaldina, quando l’ex bancario Davide Fontana (condannato a 30 anni di carcere) – durante le riprese di un video hard – colpì con un martello la ex compagna Carol Maltesi, finendola poi con un coltello e facendo il corpo a pezzi. Rubandone infine l’identità virtuale per oltre due mesi, finché l’inchiesta di BsNews.it lo ha smascherato (il caso è raccontato nel libro “Sulla tua pelle”, Andrea Tortelli, Giunti editore).
Come noto, dopo la prima condanna, la Procura di Busto ha fatto ricorso in appello chiedendo la condanna all’ergastolo per il 44enne. Mentre la difesa ha fatto nuovamente richiesta di rito abbreviato (che comporterebbe lo sconto di un terzo della pena).
Ma a supporto delle tesi della pubblica accusa e degli avvocati di parte sarebbero emersi nuovi elementi. Come il fatto – rilevato dal legale Anna Maria Rago, legale del figlio e della madre della vittima – che poco dopo dopo aver commesso l’omicidio, Fontana si sarebbe recato in tutta fretta in un negozio di bricolage di Cerro Maggiore (il Bricoman) per acquistare il seghetto e l’accetta con cui ha depezzato il cadavere della sua vittima.
A testimoniarlo sarebbe lo scontrino dell’acquisto. Carol Maltesi fu uccisa infatti tra le 11,30 e le 11,55, quando Fontana inviò al fidanzato Salvatore Galdo un messaggio dal cellulare di Carol con scritto “finito” (comunicandogli la fine delle riprese del filmato, di cui era a conoscenza perché coinvolto anche all’inizio con un messaggio). Già alle 13.49 dello stesso giorno Fontana aveva portato a termine l’acquisto. L’abitazione in cui si è consumato il delitto e il Bricoman distano una decina di minuti di strada. Il video, lo ricordiamo, fu invece commissionato dallo stesso Fontana, con un nome falso, a fine dicembre tramite la piattaforma Onlyfans e prevedeva che la 26enne fosse legata a un palo di lapdance, incappucciata e sfiorata con un martello: così inizialmente sono andate davvero le cose, ma l’epilogo è stato tragico.
Dagli atti, inoltre, emerge una circostanza significativa. Nell’istanza di accesso alla giustizia riparativa della difesa, infatti, si evidenzia come Fontana abbia offerto al figlio della vittima parte del suo Tfr come risarcimento (circa 39mila euro, a fronte di disponibilità di 47mila sul conto). Non c’è traccia invece (salvo che nell’istanza delle parti civili) dei soldi che Fontana avrebbe incassato dalla vendita di un appartamento in comproprietà a Milano.
LA SENTENZA DI CONDANNA A FONTANA IN SINTESI
Fontana è stato condannato a 30 anni, con la concessione delle attenuanti generiche (nonostante per oltre due mesi l’assassino abbia cercato in ogni modo di disfarsi del corpo, ingannando familiari e amici) e la non applicabilità delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà (nonostante il corpo sia stato scarnificato, fatto a pezzi, congelato e bruciato) e dei motivi abietti e futili. In concreto l’ex bancario, tra una quindicina d’anni, potrebbe già usufruire dei primi permessi per uscire dal carcere.
INDAGINE SU CAROL MALTESI: IL RUOLO DI BSNEWS
BsNews.it, lo ricordiamo, aveva svolto un ruolo decisivo per arrivare alla verità su Carol Maltesi. Il direttore Tortelli, infatti, era stato il primo a identificare il cadavere, presentandosi dai Carabinieri e contribuendo così a incastrare Fontana (la storia è raccontata nel libro “Sulla tua pelle”, pubblicato da Giunti).
CASO CAROL MALTESI, L’INDAGINE DI BSNEWS NEL MONDO
Investigation into Carol Maltesi, BsNews on Telegraph and German television: who talked about us
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