Torna a infiammare la Loggia il caso del Bigio, il colosso di Arturo Dazzi (ribattezzato ai tempi l’Era Fascista) che da decenni giace in un magazzino comunale in attesa della ricollocazione. Il centrodestra (e non solo), come noto, vorrebbe riportarlo sul piedistallo di piazza Vittoria, mentre il centrosinistra ipotizza un inserimento museale. Ma per il momento tutto è fermo. Tranne lo scontro.
Anche ieri, infatti, è andata scena l’ennesima polemica sull’argomento. Le minoranze, infatti, hanno presentato un ordine del giorno sul Bigio. Ma – al momento di discuterne, a fine seduta – la maggioranza ha abbandonato l’aula. Una decisione motivata con il fatto che poco prima – sul bilancio consolidato – il centrodestra aveva fatto lo stesso dopo due questioni preliminari (una pregiudiziale e una sospensiva) bocciate dalla maggioranza.
La contesa sul bilancio, ora, potrebbe finire addirittura al Tar. Quella sul Bigio rimane soprattutto sui giornali. Ma forse i tempi sono maturi perché si smetta di litigare e si arrivi finalmente a una decisione. Qualunque essa sia.