BsNews.it parte con una nuova rubrica, a due voci, per raccontare la quotidiana odissea dei pendolari che ogni giorno viaggiano lungo l’asse ferroviario lombardo. Una routine fatta di storie, di umanità e purtroppo di disavventure, come riportano troppo spesso le cronache locali.
Gli autori di questa rubrica si chiamano Irene Tadini e Jacopo Nozza: sono giovani, pendolari per condizione e per scelta. Ogni settimana uno dei due, in maniera alternata, racconterà il suo personale viaggio in treno. Irene – che nellla vita fa la designer – in maniera più emotiva ed evocativa, Jacopo – che insegna Inglese in un liceo bresciano – con un tono più narrativo.
In entrambi i casi, però, quello che leggerete nelle prossime settimane non sarà soltanto cahier de doléances: non troverete soltanto lamentele. Il loro sarà un racconto di viaggi (nel bene e nel male), in cui treni costituiscono il contesto e tutto ciò che vi passa sopra è il vero protagonista.
Buona lettura. Ci rivediamo la prossima settimana con la prima puntata!
IRENE TADINI
Anni ( alle donne non si chiede) 28. Diplomata al liceo scientifico ho deciso di proseguire i miei studi nell’ambito del design, spinta soprattutto dalla dipendenza per il gioco “the sims”. Nel 2015 mi sono laureata in Interior Design al politecnico di Milano e, dopo un tirocinio a Milano ho trovato lavoro in uno studio di progettazione a Brescia.
JACOPO NOZZA
27 anni. Da Cologno al Serio (BG), ma insegnante di inglese in un liceo bresciano. Esperienza interessante. Vivo di calcio, per me molto più che uno sport, e ascolto ogni genere di musica, rap e trap inclusi. La lettura e la scrittura di articoli di giornale mi appassionano da sempre: ecco perché questa rubrica mi convince parecchio.
Pendolare
Una goccia di vapore acqueo
che si condensa.
Scende sul vetro del finestrino
dove occupo il posto
scritto sul biglietto.
Al di là
il marciapiede grigio
di questa stazione grigia
nel grigiore indifferente
di questa metropoli veloce.
Pendolare per obbligo e non per scelta.
La scelta l’ho già fatta.
Il mio pensiero vola e vi abbraccia entrambe:
le mie tre donne,
ninfe del pane quotidiano.
Insomma: pendolari grigi, vestiti di grigio nel grigiore dei loro mestieri con già qualche capell grigio, con l’animo grigio, pensieri grigi verso un grigio orizzonte esistenziale. Per altri colori ci sentiamo più avanti…