Più fondi per incrementare il numero delle visite mediche disponibili ed erogare un milione di appuntamenti in più rispetto al 2023. Ambulatori aperti per un numero maggiore di ore, anche dalle 16 alle 20 e il sabato mattina. E un Centro unico per prenotare gli esami, la cui sperimentazione partirà il 5 giugno proprio dalla provincia di Brescia.
Sono queste le contromisure annunciate ieri dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso per ridurre i tempi di attesa con il pubblico, che in alcuni casi hanno raggiunto attese anche di nove mesi (mentre con il privato si può talvolta prenotare in pochi giorni).
Per far fronte a questo potenziamento del servizio la Regione ha stanziato fondi (61 milioni, di cui 41 per gli ospedali pubblici e 20 per il privato accreditato) e si appresta ad assumere medici e infermieri anche all’estero, grazie ad accordi in via di definizione con Argentina e Paraguay. L’obiettivo è tamponare le uscite, che riguarderanno circa 700 medici specialisti, 1.200 medici di famiglia (già oggi ne mancano 164 nella leonessa), 2.500 infermieri e 400 operatori sociosanitari.
Attualmente nel Bresciano vengono erogate 591 prestazioni negli ospedali pubblici e 378mila nel privato accreditato.