L’orologio corre veloce e se entro il 9 maggio non si troverà un accordo politico la Comunità montana della Valtrompia sarà commissariata. Ma il delegato prefettizio durerebbe in carica solo un paio di mesi e, dunque, il provvedimento avrebbe il “valore” della figuraccia istituzionale più che determinare problemi concreti per l’attività dell’ente.
Secondo l’interpretazione tecnica, Massimo Ottelli non può essere rieletto in questo mandato, perché non riveste più un ruolo utile (sindaco, vicesindaco, assessore o consigliere di maggioranza) nel proprio Comune. Ma c’è chi la vede diversamente e ne chiede la conferma (invocando un dietro front di Sarezzo). In qualsiasi caso le trattative tra le maggioranze dei 18 Comuni membri – nonostante la discussione siano partite il 13 marzo – sembrano essere ancora in alto mare.
Attualmente, infatti, sono tre le anime che compongono la Comunità: i civici di Gianmaria Giraudini, il centrosinistra (Pierangelo Lancelotti) e il centrodestra (Bruno Bettinsoli). Teoricamente la palla è nelle mani dei dem. Ma parlando di amministrazioni locali le dinamiche sono più fluide di quelle politiche e la partita si gioca sui nomi concreti. La certezza, comunque, è che ad oggi non esistono candidati condivisi: la fretta e il fatto che il mandato del nuovo eventuale presidente durerà poche settimane non aiutano.