Un milione e 125 mila euro di disavanzo in parte corrente. Il Broletto dopo un altro anno di “lacrime e sangue”, con le spese correnti ridotte all’osso (e evidenti difficoltà a mandare avanti quasi tutti i settori), chiude il bilancio con il segno più. Tutti contenti e soddisfatti? Non le opposizioni, ovviamente, che parlano di un ente sostanzialmente immobile, di investimenti ridotti all’osso (solo 17 milioni di euro, meno di molti grossi paesi della provincia) e di un bilancio sostanzialmente “ragioneristico”.
Secondo l’opposizione in seno alla Commissione Bilancio del Broletto il presidente Daniele Molgora non saprebbe far altro che i conticini della serva. Un presidente che nella sua veste di assessore al Bilancio ha saputo sì ridurre le spese correnti (-83% per convegni, -7% per il personale, -49% per le consulenze, 76 milioni spesi in meno per quanto riguarda la spesa corrente) ma non progettare e pianificare per il futuro, con solo pochi milioni spesi per nuove opere.
Il presidente da parte sua snocciola dati incontrovertibili: rispetto del piano di stabilità, pagamento di opere avviate dalla precedente amministrazione (per circa 41 milioni) e qualche piccolo investimento, ciò che le casse hanno potuto consentire. Per il futuro serve un cambio di rotta: nuovi investimenti sono necessari, a costo di dover alienare qualcosa.
Eccerto, l’ente ormai è fermo, si occupa solo di promuovere l’orchestra padana! Taglia di qua taglia di là, non stanno più su nemmeno le braghe… Sarà difficilissimo farlo ripartire, quando qualcuno ci penserà davvero!
La Provincia allo sfascio!!!!!!!!!!!!!!! La secessione la vogliamo da Molgora!!!!!!!!!!!!!