Le classifiche di questo tipo, per quanto redatte con parametri oggettivi, lasciano il tempo che trovano e non certificano certo la qualità o la scarsa qualità. Ma comunque qualche indicatore utile lo forniscono. In questo quadro si inserisce anche la graduatoria 2024 stilata dal Center for World University Rankings, che collocata l’università Statale di Brescia al 29esimo posto in Italia e al 595esimo nel mondo.
La Statale, rispetto allo scorso anno, ha recuperato due posizioni verso la vetta alle altre università italiane, mentre a livello mondiale – dove sono oltre 20mila gli atenei presi in considerazione – è migliorata di 13 (era 609esima). Un dato doppiamente positivo, visto che quest’anno tre atenei su quattro hanno fatto un passo indietro in classifica.
Nella stessa classifica l’Università Cattolica del Sacro Cuore (ma il dato non è paragonabile, perché include anche Milano) è 16esima in Italia (era 17esima nel 2023) e 414esima a livello mondiale (era 404esima).
Lo studio prende in considerazione soprattutto quattro parametri: il principale è quello della ricerca, che pesa per il 40% del totale, mentre istruzione e occupabilità valgono il 25% ciascuno. Infine un 10% è attribuito alla qualità dei docenti.