▼ Castelcovati in festa per il ritorno a casa della Madonna Addolorata

Quest’anno a Castelcovati la tradizionale Messa che la sera di venerdì 31 maggio chiuderà il mese mariano si preannuncia un appuntamento particolarmente sentito. Il Santuario di San Marino, luogo di culto ai quali i fedeli covatesi sono particolarmente devoti, ospiterà la celebrazione che presenterà ufficialmente ai Parrocchiani la conclusione del lungo lavoro di restauro della Chiesetta

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Statua della Madonna Addolorata a Castelcovati, foto da ufficio stampa

Quest’anno a Castelcovati la tradizionale Messa che la sera di venerdì 31 maggio chiuderà il mese mariano si preannuncia un appuntamento particolarmente sentito. Il Santuario di San Marino, luogo di culto ai quali i fedeli covatesi sono particolarmente devoti, ospiterà la celebrazione che presenterà ufficialmente ai Parrocchiani la conclusione del lungo lavoro di restauro della Chiesetta.

Un intervento importante, che è terminato nei giorni scorsi con il definitivo recupero della statua della Madonna Addolorata, che si trova nella splendida cappella del cimitero. Nel mese di giugno, poi, l’intera opera di recupero, che è stata seguita con attenzione costante dal dottor Angelo Loda per conto della Soprintendenza di Brescia, verrà illustrata all’intera comunità di Castelcovati nel corso di una serata che, attraverso diapositive ed immagini ad hoc, racconterà il percorso che ha consentito al Santuario di San Marino di tornare al suo originario splendore.

Statua della Madonna Addolorata a Castelcovati, foto da ufficio stampa

“Siamo davvero soddisfatti per il risultato che siamo riusciti ad ottenere – conferma il parroco don Jordan Coraglia – Certo, la raccolta dei fondi per coprire l’intervento è ancora in corso (e proprio per questo colgo l’occasione per invitare chi lo desidera a condividere questo nostro desiderio e ad aiutarci a raccogliere la somma necessaria per coprire il costo dell’intervento), ma, in ogni caso, adesso possiamo vedere il nostro Santuario riportato nelle sue migliori condizioni. In questo senso mi piace cogliere l’occasione per ringraziare tutti i fedeli per l’affetto sempre dimostrato alla nostra amata chiesetta, tutti i benefattori che con la loro generosità ci stanno aiutando a raggiungere l’impegnativo obiettivo che ci siamo prefissati e lo staff del restauratore bresciano Leonardo Gatti, che ha sempre lavorato con professionalità e competenza, permettendoci di riportare nelle condizioni originali il Santuario di San Marino e la statua della Madonna Addolorata che contiene”.

Proprio il restauro dell’immagine mariana così venerata a Castelcovati (e non solo) costituisce un motivo di particolare orgoglio per l’intera parrocchia guidata da don Jordan Coraglia, che già guarda avanti con nuovi obiettivi da raggiungere: “Il recupero della statua di Maria Addolorata rappresenta un motivo di grande soddisfazione per i nostri parrocchiani, che non solo hanno ritrovato un’immagine alla quale sono particolarmente devoti, ma hanno così la certezza che ad ottobre del 2025, in occasione delle feste quinquennali, la statua di Maria verrà portata solennemente in processione alla Parrocchiale, dove rimarrà per tutta la durata delle festività prima di fare ritorno alla sua abituale dimora”. Si è così concluso nel migliore dei modi un intervento che ha dovuto fare i conti con lo stop imposto dall’emergenza sanitaria negli anni del Covid, ma che ha restituito a Castelcovati (e più in generale a tutti i fedeli bresciani) un piccolo, grande gioiello di arte sacra.

“In effetti – racconta il professor Leonardo Gatti, soddisfatto per il buon esito dell’intervento effettuato – la Chiesetta di San Marino merita assolutamente di essere vista, sia per il suo valore storico-artistico che per il suo significato religioso. La chiesetta del cimitero risale al 1.400, mentre la statua di Maria Addolorata viene datata tra il 1.500 ed il 1.600. L’altare di San Marino, dove è collocata la statua della Madonna, è invece un po’ più tardo. L’edificio ha subito diversi interventi di restauro nel corso degli anni, compreso quello effettuato nella metà del secolo scorso. Il nostro obiettivo, sin dall’inizio di questo incarico, è stato quello di riportare al suo splendore originale l’intero Santuario, anche perché si tratta di un edificio sacro al quale l’intera comunità di Castelcovati guarda con una devozione del tutto speciale. Come abbiamo potuto renderci conto anche noi sin dall’inizio dell’intervento di restauro. Non solo nella Chiesetta sono contenuti numerosi ex voto, che ricordano le grazie ricevute proprio chiedendo l’intercessione della Madonna lì venerata, ma è facendo un giro tra le lapidi del cimitero attiguo che ci si può rendere conto della grande devozione che esiste, visto che molte lapidi, vicino alla foto del defunto, affiancano pure l’immagine sacra della Madonna Addolorata del Santuario di San Marino e chiedono proprio a lei di accompagnare la persona cara nel suo viaggio verso l’Aldilà. Sul fronte del restauro – prosegue il professor Gatti – all’inizio ci siamo trovati di fronte a condizioni seriamente compromesse, ma ci siamo messi all’opera con grande volontà, decisi a restituire lo splendore meritato ad un luogo così caro ai fedeli di Castelcovati. Si è trattato di un percorso non facile, ma, nonostante i diversi intoppi ai quali abbiamo dovuto far fronte (a cominciare naturalmente dallo stop imposto dall’emergenza Covid), siamo riusciti a riportare il Santuario di San Marino nelle condizioni originali. Ultimo passo del nostro lavoro è stato il restauro della statua della Madonna Addolorata. Un’immagine che rappresenta il centro del culto nella Chiesetta. Abbiamo esaminato con cura i colori e riprodotto le tinte originali, così da poter restituire ai fedeli covatesi l’effige alla quale sono tanto devoti. Un intervento che abbiamo portato avanti con cura ed attenzione e che verrà illustrato nei dettagli a giugno agli abitanti di Castelcovati”. Il restauro della Madonna Addolorata ha completato l’intervento sul Santuario di San Marino, ma non ha esaurito i progetti del parroco don Jordan Coraglia: “Il grazie per quello che siamo riusciti a fare a Castelcovati è doveroso, così come è giusto sottolineare la generosità di tante persone che hanno reso possibile quello che per molti era considerato solo un bel sogno. Una generosità che chiedo comunque di mantenere “vigile”, dato che siamo già pronti a far partire un nuovo, importante restauro come quello della piccola cappella della Madonna di Lourdes a Cizzago. Dopo la facciata della Parrocchiale e il Santuario di San Marino a Castelcovati l’idea è quella di portare a termine un’altra opera importante, naturalmente sempre facendo affidamento al fondamentale aiuto dei fedeli”.

Statua della Madonna Addolorata a Castelcovati, foto da ufficio stampa

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