Nel pomeriggio di ieri, alle 16, alcuni militanti di Ultima Generazione – movimento ambientalista nazionale noto soprattutto per i blocchi stradali e gli imbrattamenti di opere d’arte – ha compiuto un’azione “di disobbedienza civile nonviolenta” a Brescia.
Quattro attivisti “aderenti alle campagne di Palestina Libera e Ultima Generazione”, infatti, hanno lanciato “vernice lavabile color sangue contro una sede Leonardo a Brescia” ed esposto uno striscione con la scritta “Palestina Libera”.
“Ultima Generazione – sottolinea una nota – ha partecipato a questa azione chiedendo che i soldi devoluti alle armi possano invece essere investiti in un fondo riparazione in supporto ai cittadini italiani in caso di disastri naturali. La campagna Palestina Libera è il ramo italiano della campagna Palestine Action che, con le azioni dirette in Inghilterra ha portato alla chiusura di tre fabbriche di armi della Elbit System, un’azienda israeliana attiva nello sviluppo di armamenti”.
Nel comunicato si sottolineano le vittime civili della guerra israelo-palestinese e si evidenzia che Brescia sarebbe “la seconda città italiana, dopo Lecco, per export di armi a Israele” (con 749mila euro nel trimestre ottobre-dicembre 2023).