Colpo di scena a Ospitaletto, dove il tribunale ha deciso di annullare il provvedimento con cui il sindaco Laura Trecani aveva revocato tre componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Serlini, che gestisce la casa di riposo.
Il primo cittadino aveva firmato il “licenziamento” del presidente Gian Battista Garza, del vice Francesca Ferraresi e di Germano Bettoncelli il 22 novembre dello scorso anno, sostenendo che i vertici dell’ente non avrebbero rispettato gli indirizzi del Comune in merito al progetto della nuova casa di riposo che il Comune aveva bloccato ad agosto 2023 (anche a causa di cui costi aumentati notevolmente rispetto alle previsioni iniziali). Ma i tre (insieme agli altri consiglieri dell’ente, Silvestro Abrami, Adriano Bianchi e Gabriella Stefanini) avevano presentato ricorso, sostenendo che il sindaco non avesse diritto di revoca, trattandosi di un ente autonomo per diritto.
Secondo il Tribunale, “la nomina dei tre membri del Cda ad opera del Comune si configura come una mera designazione intesa come espressione della cittadinanza, e non può implicare alcun mandato a rappresentare la Giunta di volta in volta in carica e ad attuarne gli indirizzi programmatici, con la conseguenza che il sindaco non può esercitare alcun controllo sull’operato dei consiglieri da esso nominati, e non può quindi revocarli”.
Sulla base di questo ragionamento, il giudice ha quindi stabilito la sospensione delle revoche, condannando anche il Comune al risarcimento delle spese di giudizio (quantificate in 3mila euro).
In attesa di eventuali ricorsi, il provvedimento fa di fatto decadere il commissario nominato da Ats (Chiara Segala) e riconsegna la guida della Serlini al vecchio Consiglio di amministrazione, che ha dunque anche i poteri di firmare il contratto per la ristrutturazione nuova Rsa: un progetto del valore di circa 7 milioni di euro.