Carol Maltesi è stata uccisa perché donna. Il brutale delitto di cui si è macchiato Davide Fontana, infatti, ha seguito “un costante filo rosso, quasi un denominatore comune di delitti omologhi e della stessa indole”, legato al fatto che la vittima “non era un uomo ma una donna”, colpita con “intento vendicativo” soltanto perché cercava “la sua indipendenza, economica e personale”.
A metterlo nero su bianco è stata la Corte d’Assise d’appello di Milano, che ha depositato le motivazioni della sentenza per cui – lo scorso 21 febbraio – ha condannato all’ergastolo l’ex bancario 45enne, ribaltando nel processo d’appello la sentenza precedente.
Il 10 gennaio 2022, come ormai noto, Fontana uccise Carol Maltesi a martellate, per poi finirla con un coltello e farla a pezzi. Quindi nascose il cadavere in freezer e rispose per mesi con il cellulare di lei a familiari e amici che la cercavano sul telefono. Decisiva per incastrarlo fu l’inchiesta di BsNews.it, raccontata nel libro Sulla tua pelle (Andrea Tortelli, Giunti Editore, 2023).
In primo grado a Fontana furono comminati 30 anni di pena, una decisione che fede discutere per la mancata attribuzione di alcune aggravanti e per le motivazioni scritte dal giudice. Nel secondo grado (giudici togati Caputo-Anelli) all’ex bancario sono state invece attribuite la premeditazione e la crudeltà.
Stando a quanto messo nero su bianco dai giudici d’appello, Fontana avrebbe organizzato tutto. Prima commissionando alla vittima (con un falso profilo di Onlyfans) il copione del video durante la cui registrazione la 26enne è morta e successivamente trovando in quello “l’opportunità perl’attuazione” di un piano “preordinato”, approfittando del fatto che la vittima era “in una condizione di passività assoluta (…) inerme, in balia dell’altrui violenza senza poter reagire, difendersi, urlare, chiedere soccorso”. Ed elaborando così “un’ultima uscita di scena simbolicamente punitiva per avere la vittima cercato nella carriera di attrice-porno la sua indipendenza, economica e personale”. Il tutto perché Carol Maltesi voleva andarsene da Rescaldina per avvicinarsi al figlio (Verona) e al fidanzato praghese.
Il processo d’Appello si era aperto con le dichiarazioni spontanee di Fontana. “Vorrei chiedere ancora scusa a tutti”, aveva esordito il 45enne durante il nuovo processo, rivolgendosi in particolare ai genitori e al figlio della vittima. “Non so se potrò mai essere perdonato per ciò che ho fatto: darei davvero la mia vita per tornare indietro”, aveva aggiunto. Quindi si era detto “fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile alle mie azioni”. E – facendo implicito riferimento al percorso di giustizia riparativa a cui è stato ammesso – aveva aggiunto: “Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri”.
CASO CAROL MALTESI, L’INDAGINE DI BSNEWS NEL MONDO
Investigation into Carol Maltesi, BsNews on Telegraph and German television: who talked about us