Le indagini sono chiuse e le accuse sono state formalizzate. Giovanni Mazzoli, l’ex primario di Oculistica dell’ospedale di Esine, dovrà rispondere di concussione, peculato e truffa ai danni dello Stato.
Secondo l’accusa, il medico – arrestato lo scorso 19 giugno – avrebbe indotto alcuni dei suoi pazienti a versargli somme di denaro non dovute (tra i 500 e i 700 euro ciascuno) in cambio dell’inserimento anticipato nelle liste d’attesa per interventi chirurgici alla cataratta (resta da capire la loro posizione). Inizialmente erano stati individuati dagli investigatori una 30ina di episodi, ma in seguito alle nuove analisi i casi sarebbero saliti a 47.
Durante le perquisizioni nell’abitazione del primario erano stati trovati 340mila euro in contanti, ma anche numerosi beni di valore (quadri, orologi, gioielli e vini pregiati). Una ricchezza che non corrisponderebbe a quanto dichiarato da Mazzoli negli anni.