▼ Primario arrestato: il sistema delle presunte mazzette andava avanti da anni?

A Mazzoli sono stati sequestrati circa 186mila euro in titoli, 340mila euro in contanti, una trentina di quadri di valore, vini pregiati per un valore stimato intorno ai 100mila euro, diamanti e preziosi per un importo al momento non quantificato

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Giovanni Mazzoli, primario ad Esine, foto d'archivio

Nessuno lo ha mai denunciato. E, se le accuse venissero confermate, rimane da chiedersi perché sia stato “incastrato” soltanto da un’intercettazione casuale (in cui un uomo parlava di “mazzetta”…) Giovanni Mazzoli, primario del reparto di Oculistica dell’ospedale di Esine. Il medico, come noto, è stato arrestato lunedì (ora si trova ai domiciliari, ma la procura aveva chiesto per lui il carcere) con accuse molto pesanti.

In sostanza Mazzoli – a cui sono contestati i reati di truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità – avrebbe chiesto dai 500 ai 700 euro ai pazienti per accelerare i tempi delle operazioni oculistiche, firmando certificati falsi ed effettuando visite private (con pagamenti in nero) negli orari in cui risultava in servizio per il pubblico.

Il sospetto, poi, è che il “sistema” andasse avanti da anni (ben oltre i due mesi in cui è stato intercettato…), visto il suo tenore di vita e il suo patrimonio, giudicati dalla Finanza incompatibile con i redditi dichiarati.

A Mazzoli sono stati sequestrati circa 186mila euro in titoli, 340mila euro in contanti, una trentina di quadri di valore, vini pregiati per un valore stimato intorno ai 100mila euro, diamanti e preziosi per un importo al momento non quantificato. Il nero ottenuto dai pazienti veniva poi girato sui conti (compreso quello svizzero, che non è ancora stato oggetto di provvedimenti) con bonifici da 1.950 euro, importo appena al di sotto della soglia che impone all’istituto bancario di segnalare l’operazione. A lui, inoltre, erano riconducibili “importanti investimenti immobiliari effettuati senza accendere alcun mutuo”, oltre ad acquisti di diamanti, orologi e quadri con pagamenti “pari a 60mila euro per volta”.

Oggi il medico, sospeso dall’Asst della Vallecamonica, comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.

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