Mentre a livello nazionale si discute di bonus asili, decontribuzione per le madri e congedi parentali – è stata resa nota nei giorni scorsi la bozza della Legge di bilancio 2024 – l’Istat diffonde un preoccupante quadro di denatalità che riguarda l’intero territorio nazionale e quindi anche la città di Brescia.
Se in Italia nel 2022 si registra un record negativo con 393.000 nascite (un calo dell’1,7% sull’anno precedente), nella Leonessa sono stati 8.701 i nuovi nati, di cui il 23% di cittadinanza straniera. Un calo importante, più di 5.000 nascite in meno in 15 anni: nel 2009 i nuovi nati bresciani erano 13.636, nel 2015 circa 11.000, nel 2017 erano tra i 10.000 e gli 11.000.
“La denatalità prosegue anche nel 2023” spiega l’Istat, il cui rapporto evidenzia anche la riduzione del numero medio dei figli per donna che scende a 1,24: un dato questo che descrive una tendenza, quella di fare meno bambini, che pare interessare sempre di più anche le donne straniere.