Nemmeno il tempo di prendere fiato dopo il tormentato ripescaggio in B di pochi giorni fa e il Brescia è già sceso in campo – a porte chiuse, per alcuni lavori in corso sul Rigamonti – per giocarsi tre punti preziosissimi. L’avversario è nuovamente il Cosenza, proprio la squadra che lo scorso primo giugno – pareggiando 1 a 1 – sancì la retrocessione del Brescia in C. Con i tifosi che misero a ferro e fuoco lo stadio.
Stavolta è finita 1-0 per il Brescia. Un successo tanto meritato quanto inatteso.
LA CRONACA. Le rondinelle, nel primo tempo, partono bene, anche se non sono mai davvero pericolose. L’unico vero brivido arriva al 24′ dal fronte opposto, quando l’arbitro chiede il contributo del Var per un contatto in area tra Papetti e Arioli: niente penalty a causa di un fuorigioco. Per il resto non si vede molto, a parte quattro corner per il Brescia.
Nella ripresa il Brescia trova subito la rete del vantaggio grazie a una bellissima azione con Fogliata che serve di prima l’islandese Bjarnason, che infila la porta difesa da Micai. Il Cosenza prova a reagire al 21′ con Arioli, su contropiede, ma il suo tiro finisce in angolo. Ma alla mezz’ora gli ospiti restano in 10 per un brutto fallo di Sgarbi su Borrelli che gli costa il rosso diretto. Al 37′, quindi, Borrelli sfiora il raddoppio su colpo di testa (traversone di Bisoli), ma il palo stavolta salva Cosenza.