24 voti favorevoli, quelli della maggioranza più, inaspettatamente, di Lega Nord e Onofri, e 8 contrari, X Brescia, Forza Italia e Movimento 5 stelle. Passa in Consiglio Comunale la cessione del 44% delle quote di Centrale del Latte, un provvedimento bocciato come ideologicamente sbagliato dall’ex sindaco Adriano Paroli e, al contrario, come necessario e provvidenziale dal suo successore Emilio Del Bono.
Paroli a margine della votazione ha espresso la sua forte contrarietà alla vendita, che poteva sì essere realizzata per alleggerire il bilancio, ma fermandosi al 6-7% visto che la Loggia non ha grossi debiti o maxi-rate di mutui che incombono. "Svendere", come ha detto l’ex sindaco, è un po’ come pensare all’immediato dimenticandosi del futuro, soprattutto perché si sta parlando di un’azienda sana, con conti in ordine, che fa profitti. Dello stesso parele Laura Gamba del Movimento 5 Stelle e Forza Italia.
Del Bono invece difende la decisione, a suo modo necessaria per non tagliare i Servizi Sociali di altri 8 milioni di euro, il primo passo verso la riorganizzazione della macchina comunale, soprattutto per quanto riguarda el partecipate. I pacchetti azionari della Centrale saranno del 2,93% ciascuno, ogni acquirente potrà avere al massimo l’11,72% e ci sarà la clausula di salvaguardia (divieto di rivendere le azioni) per 3 anni.
Come detto la Lega ha votato compatta per la vendita. A convincere il Carroccio l’intento di Del Bono di abbassare le tasse e non tagliare il sociale, oltre al modello ideale di azienda, misto pubblico-privato e soci investitori sul territorio.
(a.c.)
Il bello arriva sulla vendita del 2,5% di A2A: chi è l’advisor dell’operazione nonchè della riscrittura dei patti parasociali ? La sorpresa pare sia sotto l’albero di Natale e la preziosa consulenza a noi poveracci cttadini costerà…solo 300.000 euro cioè non i 2 milioni di euro come nella fusione ASM-AEM. Allegrìa.