Nel tardo pomeriggio di ieri i ministri del Pdl, su indicazione del loro leadr Silvio Berlusconi, hanno rassegnato le loro dimissioni. Qualche ora prima Mario Monti, al convegno di Gardone Riviera, aveva dato al governo Letta non più di una settimana. Mario Monti ha usato toni duri contro la scelta di togliere l’Imu, aumentare l’Iva ed ha accusato il Pdl di aver costretto il governo Letta ad una politica economica sbagliata. L’ex presidente del Consiglio è intervenuto ieri mattina nel primo dei due giorni organizzati a Villa Alba di Gardone Riviera da Scelta civica Lombardia: ad introdurre il suo intervento sono stati il deputato bresciano Gregorio Gitti e Pietro Sbaraini, segretario organizzativo regionale di Scelta Civica.
Monti ha ribadito di «non volere nemmeno un voto in più conquistato con promesse irrealizzabili», sostenendo che Scelta civica ha già cambiato la realtà: «Berlusconi ha avuto il merito di rompere il monopolio politico precedente al 1994, ma ha fallito la rivoluzione liberale. Noi politicamente l’abbiamo già sconfitto: senza i tre milioni di voti che abbiamo ottenuto, arrivati quasi tutti dagli elettori di centrodestra, oggi sarebbe presidente della Repubblica o del Consiglio». Sulle larghe intese ha detto trattarsi di scelta necessaria e ha definito Letta è l’uomo giusto per guidare un governo di questo tipo. Tutto questo sempre alla vigilia della crisi che ha investito ieri l’Italia.
Oggi il Convegno di Gardone Riviera prosegue. In programma, dopo i saluti di Paolo Gheda che apriranno la sessione mattutina Francesco Sacco parlerà di “Agenda digitale e d’impresa”. Ad introdurlo e moderare il dibattito Gregorio Gitti. Parteciperanno al dibattito, invece, Alberto Bombassei, Paolo Matteazzi e Stefano Quintarelli. La sessione pomeridiana, e conclusiva della due giorni di Scelta Civica, sarà incentrata su due temi: “Giustizia e professioni”, che avrà come relatori Stefano Dambruoso, Antonio Leone e Andrea Mazziotti di Celso e “La riforma delle Autonomie: regioni, città metropolitane e unioni di Comuni” a cui prenderanno parte Gianpiero D’Alia, Fabrizio Barini, Alessandro Mangia e Flavio Tosi.
sono stato un elettore del Pdl, la svolta di ieri mi ha molto deluso…..spero che avvenga una spaccatura nel centrodestra! Il commento di Monti mi è piaciuto molto
Resta l’incognita di fondo del pensiero strategico montiano: tra blocchi delle pensioni, tasse, balzelli vari, la depressione dei consumi, zero crescita e zero sviluppo, nessun azione sul costo del lavoro, ci sembra arduo che le sue ricette possano riscuotere consensi in un Paese che vuol voltare pagina rispetto al passato.
Nemmeno un voto in più, ma quelche decina di migliaio di euro in meno? Ci sta? Lei, senatore a vita, non ha bisogno dei voti. O no? Io trovo irritante che abbia la pretesa di montare in cattedra e di pretendere di ammannirci ammaestramenti.