Il ladro delle macchinette accompagnato in carcere dai vigili

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In seguito ai numerosissimi episodi di furto con scasso di distributori automatici di bevande avvenuti in città nel corso del 2010 e 2011, la Locale di Brescia ha concluso le indagini individuando il responsabile, un uomo nato e residente a Brescia, classe 1969, già noto per medesimi reati. L’uomo, che ha dovuto rispondere di 6 casi di furto, si ritiene sia responsabile di un altro centinaio di episodi simili. La frequenza degli scassi, avvenuti soprattutto presso l’Istituto per geometri N. Tartaglia, il settore lavori pubblici di via Marconi e il Museo di Scienze di via Ozanam, hanno portato gli inquirenti, in accordo con la ditta fornitrice dei distributori, a posizionare  telecamere sia interne che esterne ai locali presi maggiormente di mira arrivando quindi ad incrociare le immagini registrate alle attività di indagine della Locale. Il 3 agosto 2011, il 43enne era stato fermato da un agente della Locale in borghese davanti ad un distributore automatico di sigarette in via Veneto. Alla richiesta dell’agente se fosse in possesso di moneta da cambiargli per acquistare le sigarette, l’uomo mostrava un gruzzolo elevato di monete. Quasi contestualmente, dalla centrale operativa della Locale arriva la comunicazione di un furto al distributore di via Ozanam, per cui l’agente decide di controllarlo: in suo possesso vengono trovati due involucri di cellophane contenenti uno 173 e l’altro 54 monete. Ciò considerato, due giorni dopo, il 5 agosto 2011, viene emesso dal PM un decreto di perquisizione della sua abitazione: gli indumenti trovati all’interno corrispondevano a quelli indossati dall’uomo ripreso dalle telecamere posizionate nei luoghi in cui erano avvenuti gli scassi. Considerando, quindi, i precedenti dell’uomo, già denunciato per reati simili, l’elevata probabilità di altri reati simili a suo carico e la particolare intensità degli episodi, il GIP ha applicato la misura cautelare in carcere. Grazie all’attività di indagine, la Locale ha identificato e denunciato anche il complice.

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