La Loggia ha presentato ricorso al TAR contro il Broletto: chiesti 6 milioni di arretrati per assistenza e trasporto disabili

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(a.c.) Il trasporto degli studenti disabili dalle loro abitazioni verso gli istituti superiori spetta alla Provincia, che ha competenze in ambito di formazione secondaria superiore, o al comune, cui spettano ovviamente i doveri dei servizi sociali? Stesso discorso per l’assistenza ad personam: la paga la Loggia o il Broletto? Attorno a questi due interrogativi si gioca il ricorso presentato al TAR alcuni mesi fa dal Comune di Brescia contro la Provincia di Brescia. In soldoni l’assessore Andrea Arcai (il suo assessorato oltre alla Cultura ha competenza per la Pubblica Istruzione) chiede al collega del Broletto, Aristide Peli, il rimborso di 10 anni di pagamenti per questi due servizi, rimborso che complessivamente si aggira sui 6 milioni di euro. 

Arcai è convinto di agire nel giusto, così come Peli che sostiene invece che assistenza ad personam e trasporto dei disabili siano servizi prettamente ascrivibili ai Servizi Sociali, e non all’Istruzione. Va detto che la Provincia è già impegnata in questi ragionamenti da tempo, da quando cioè i comuni di Collio e Pezzaze hanno presentato lo stesso ricorso seguito poi da Arcai. La questione non è ancora chiusa, e dopo il pronunciamento del TAR (la Provincia deve accollarsi l’onere economico del servizio e gli enti locali devono gestire il servizio)il Broletto è ricorso al Consiglio di Stato.

Come finirà? L’impressione è che si debba attendere l’esito della questione con i comuni di valtriumplini. Nel frattempo Arcai sulle colonne di Bresciaoggi si dice disponibile a studiare un piano di rientro con la Provincia, disponibile a trovare un accordo bonario. Certo non a rinunciare a 6 milioni.

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1 COMMENT

  1. E’ come se andassi dal giudice per chiedere se le tasse le devo pagare con la mano destra o la sinistra. Tanto gli avvocati per farsi la guerra fra poveri li paghiamo noi. Ma non è assurdo che, nell’interesse dei cittadini, questi dilettanti prendano simili iniziative? Ma che ci stanno a fare gli avvocati dell’avvocatura provinciale e comunale? Non bastava chiedere un parere, nominare un collegio di tre esperti e dirimere la questione in modo responsabile? Che i soldi vengano pagati dal comune o dalla provincia, non sono sempre soldi dei Bresciani?

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