L’Università degli studi di Brescia si piazza tra le prime 700 università dei 1500 istituti Presi in esame in 104 località del mondo. A decretarlo è la ventesima edizione del QS World University Rankings, l’unica classifica nel suo genere a enfatizzare l’occupabilità e la sostenibilità delle università.
I risultati si basano sull’analisi di 17,5 milioni di documenti accademici e sulle opinioni di esperti di oltre 240.000 docenti accademici e datori di lavoro. Il Massachusetts Institute of Technology festeggia dodici anni al vertice, l’Università di Cambridge mantiene il 2° posto mentre l’Università di Oxford (3°) scala una posizione.
Quest’anno è stato implementata la metodologia d’analisi, introducendo tre nuovi parametri: sostenibilità, risultati occupazionali e rete di ricerca internazionale.
Tra gli atenei italiani al primo posto, al 111° nella graduatoria internazionale, l’agenzia britannica Quacquarelli Symond pone il Politecnico di Milano, seguito dalla Sapienza di Roma e da Alma Mater di Bologna. Prosegue così la scalata degli istituti universitari italiani tra cui anche l’università statale bresciana che da tempo lavora per migliorare nel ranking nazionale e internazionale. Il risultato ottenuto è in ogni caso encomiabile se si considerano la relativa dimensione dell’Ateneo, la sua giovane età ed il bacino di utenza.