Parlare di strage può risultare improprio ed eccessivo. Ma i numeri dei morti che si sono registrati nelle ultime ore lungo le strade bresciane devono far riflettere. Tre persone sono decedute. Due, vittime di diversi incidenti in moto, erano giovanissimi. E il conto totale dei decessi sale a otto se si va indietro nel tempo di una settimana.
ALEN KARABOJA (17 ANNI)
Alen Karaboja aveva soltanto 17 anni. La famiglia era di origine albanese, ma lui era nato in Valcamonica. Sabato sera aveva partecipato alla festa di compleanno di alcuni amici a Bienno, poi – intorno alle 23 – si era messo in sella alla moto da cross con un amico 15enne. Purtroppo – all’altezza di via Indipendenza, a Bienno – ha perso il controllo del mezzo e ha finito la propria corsa contro un muro. Per soccorrerlo è arrivato anche l’elisoccorso, che lo ha portato d’urgenza al civile. Ma il 17enne non ce l’ha fatta. Ferite gravi anche per l’amico, che però non sarebbe in pericolo di vita.
SERGIO SANZOGNI (26 ANNI)
Sergio Sanzongni viveva a Borno e lavorava nell’impresa di pompe funebri di famiglia. Avrebbe compiuto 26 anni nelle scorse ore. Ma sabato pomeriggio, mentre era in sella alla sua moto, si è schiantato contro una Citroen impegnata in una svolta mentre percorreva la salita che da Malegno va verso Borno. L’intervento dei soccorritori si è rivelato purtroppo inutile
IBRAHIM MOHAMED ELDESOUKI (42 ANNI)
L’ultima vittima in ordine di tempo è un muratore egiziano di 42 anni che viveva a Mazzano con la famiglia. Mohamed Ibrahim era al lavoro anche di domenica e, a bordo del suo furgone Fiat Doblo, stava percorrendo la tangenziale Sud quando – erano circa le 13 – si è schiantato contro la cuspide dello svincolo 5 (San Zeno). Uno scontro violentissimo, che non gli ha lasciato scampo. Ancora da chiarire le cause: un malore? Una distrazione? L’unica certezza, al momento, è il dramma.