Le nuove piantine che sono state collocate nel Parco degli Alpini a Ghedi solo lo scorso lunedì 11 marzo non sono “durate” nemmeno una settimana.
Sul luogo della piantumazione, promossa dal Lions Club Ghedi Diavoli Rossi in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, la sezione locale degli Alpini e l’Amministrazione Comunale di Ghedi, sono comparse improvvisamente delle buche, mentre dei piccoli alberi che sono stati piantati dagli scolari della Scuola Primaria è scomparsa ogni traccia. Un problema che non è certo legato a problemi ambientali o climatici, ma, più tristemente, all’incuria e alla mancanza di rispetto dell’uomo e, in particolare, di alcuni “ignoti” che hanno pensato bene di vanificare un gesto che aveva voluto trasmettere un messaggio molto importante agli scolari ghedesi. Un vero e proprio atto vandalico, che colpisce certo non per il valore economico della quindicina di pianticelle che sono state sottratte, ma, piuttosto, per il suo significato.
Il danno materiale verrà “ripianato” dal dottor Atanasio Kiriazopulos, presidente dei Lions Club Ghedi Diavoli Rossi, che, dopo avere presentato formale denuncia ai Carabinieri, ha annunciato di voler effettuare una nuova piantumazione.
L’accaduto è stato però stigmatizzato dall’Amministrazione Comunale di Ghedi che ha seguito con grande interesse un’iniziativa alla quale ha concesso il suo patrimonio: “L’aspetto che colpisce maggiormente in questa vicenda davvero triste – è stato il commento pieno di rammarico del sindaco Federico Casali e dell’assessore all’ambiente Luca Mostarda – è l’assoluta mancanza di rispetto che emerge, verso le regole, verso l’ambiente e verso la nostra stessa comunità. Quando abbiamo seguito la piantumazione lunedì 11 marzo abbiamo voluto presentare questo atto ai bambini della Primaria presenti come un gesto simbolico, un invito per ciascuno di loro a prendersi cura dell’albero che avevano fisicamente piantato. Un albero con il quale crescere insieme e con il quale aiutare il nostro territorio. Un compito affidato espressamente ai nostri scolari, ma che è stato messo in forte discussione da un episodio che non denota altro che disinteresse, mancanza di cura e di rispetto verso il vivere civile e qualsiasi regola. Un atto vandalico fine a se stesso, anche perché le piccole pianticelle rubate non potranno abbellire in modo significativo qualche giardino privato. Rimarranno invece la delusione e l’amarezza per questo gesto che rischia di cancellare la “lezione speciale” che è stata presentata ai nostri alunni. A breve i buchi che si sono formati al Parco degli Alpini verranno colmati, quella che purtroppo non verrà sanata è la “ferita” al buon vivere civile e al rispetto delle regole che questi ignoti esecutori hanno inferto. Magari senza nemmeno comprendere la reale gravità del loro gesto e il significato di un furto davvero piccolo nella sostanza, ma estremamente grave nel suo significato e, soprattutto, in quello che rischia di trasmettere alle nuove generazioni. Un messaggio fortemente negativo che, invece, dobbiamo riuscire a fermare e a cancellare, riportando in evidenza quei valori e quei progetti per il futuro che sono stati alla base della piantumazione dell’11 marzo che ha coinvolto tutta la comunità di Ghedi”.
