▼▼▼ Ammazzato in via Milano alla Vigilia: fu una vendetta, fermati esecutori e mandante

Il delitto sarebbe stato ordinato per una vendetta legata al fatto che il 17 dicembre la vittima avrebbe dato fuoco a tre mezzi del presunto mandante

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Blitz dei Carabinieri, immagine da Carabinieri

“Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brescia ha eseguito a Leno (BS) e a S. Giovanni in Croce (CR), con il supporto di Carabinieri del posto, un decreto di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura di Brescia nei confronti di 6 cittadini di nazionalità indiana, residenti in questa provincia e regolari sul territorio nazionale, ritenuti presunti responsabili – in concorso tra loro – dell’omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, in danno un loro connazionale, SINGH Ranjit, commesso in Brescia la sera del 24 dicembre 2023“.

A dirlo è una nota inviata poco fa dai Carabinieri, che dà conto di una importante svolta nelle indagini dell’indiano ucciso a coltellate in un parcheggio di via Milano alla Vigilia dello scorso Natale. I militari hanno infatti individuato i cinque presunti esecutori e il presunto mandante del delitto, che sarebbe stato ordinato per una vendetta legata al fatto che il 17 dicembre la vittima avrebbe dato fuoco a tre mezzi del fermato.

“Contestualmente – sottolineano i militari – sono state eseguite anche perquisizioni personali e locali disposte dalla autorità giudiziaria nei confronti di altri 6 cittadini di nazionalità indiana, sempre residenti in provincia, indagati nel medesimo procedimento penale, in quanto ritenuti presunti responsabili di aver favorito i predetti fermati in successive attività di elusione delle indagini, fornendo sostegno logistico per il loro temporaneo trasferimento all’estero subito dopo l’omicidio”.

“Le indagini avviate nell’immediatezza dell’omicidio a cura del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa del NORM di Brescia – continua il testo – hanno consentito di: ricostruire la dinamica dell’omicidio, stabilendo tempi e modalità dell’agguato, tipologia delle armi bianche utilizzate, spostamenti e vie di fuga degli autoveicoli impiegati; identificare in 5 dei predetti fermati i presunti autori materiali dell’efferato omicidio; accertare che i predetti, dopo il delitto, erano nell’immediatezza fuggiti all’estero al fine di eludere le investigazioni, salvo poco dopo ritornare in Italia; individuare il presunto mandante dell’omicidio nel sesto soggetto fermato, un imprenditore edile di nazionalità indiana; ricondurre il presunto movente ad una vendetta ordita dal predetto nei confronti della vittima ritenuta responsabile degli incendi dolosi di tre automezzi di sua proprietà, occorsi il 17 dicembre 2023. Gli incendi sarebbero a loro volta riconducibili a dissidi di natura lavorativa ed economica tra i due”.

“La responsabilità penale degli indagati – conclude il testo – sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile”.

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