E’ davvero singolare la giustificazione addotta da un 40enne di Montichiari per giustificare la presenza di marijuana in casa. Ma non è bastata ad evitargli la condanna.
Il Gup del Tribunale di Brescia, infatti, gli aveva comminato due anni e otto mesi di reclusione con 14mila euro di sanzione per coltivazione di droga. L’uomo, in particolare, postava sui social immagini con la “maria” ben visibile sullo sfondo e alcune piante erano anche “esposte” sul suo balcone. Da questi elementi era derivato il blitz dei Carabinieri, che aveva portato a individuare nell’abitazione 20 piante di stupefacente.
Il 40enne, quindi – secondo quanto riferisce il Corsera – si era difeso affermando che la droga era esclusivamente per uso personale e sottolineando di essere un praticante della religione rasta. Il riferimento è al rastaferianesimo, movimento religioso monoteista nato in Giamaica negli anni Trenta che considera la Bibbia come sacra scrittura e prevede l’utilizzo di marijuana come erba medicinale e meditativa.
Tanto, però, non è bastato a convincere i giudici, che hanno dichiarato inammissibile il ricorso in Cassazione contro la condanna.