Il mondo del Rugby bresciano, non solo quello del Fiumicello, è in lutto per l’improvvisa scomparsa di Fulvio Mora, che si è spento nelle scorse ore al termine di una veloce malattia.
Mora era una delle colonne portanti del Rugby Fiumicello, società fondata nel 1984 di cui era ancora tesoriere e di cui era stato presidente per ben 15 anni. Con il suo lavoro aveva contribuito anche a realizzare l’attuale club house e il campo d’allenamento.
Lascia la moglie Enrica e i figli Stefano e Michele. A breve sarà comunicata la data dei funerali.
IL TESTO PUBBLICATO DAL RUGBY FIUMICELLO
Un’improvvisa malattia ci ha portato via Fulvio Mora, anima del Rugby Fiumicello sino dai primi anni ‘90.
Da subito tesoriere della società, fondata nel 1984, fiduciario dell’amico e sponsor Elio Ghidoni, che ha messo nelle sue mani la gestione sportiva ed amministrativa del Rugby Fiumicello, ne è stato ininterrottamente presidente dal 2002 al 2017.
Ad oggi conservava la carica di tesoriere, prediligendo l’attenzione per il settore minirugby, al quale si dedicava con instancabile passione, così come alla gestione dell’amato campo “Menta” di Via Collebeato.
Fulvio ha svolto la sua instancabile opera nel “tempio” della storia del rugby bresciano, dapprima condiviso per le partite con il Rugby Brescia (mentre il minirugby e le giovanili si allenavano alla scuola Volta e a Roncadelle) e poi definitivamente assegnato dal Comune di Brescia – San Filippo al Rugby Fiumicello. Con il suo contributo essenziale sono state realizzate l’attuale club house, il campetto di allenamento, l’impianto di illuminazione e quello di irrigazione, le nuove palizzate di recinzione esterna, il magazzino e più volte sistemato il manto erboso.
I “suoi” bimbi del minirugby, molti dei quali oggi padri di famiglia, ricordano il suo carattere burbero dal cuore d’oro, il rimbrotto ed il gesto di gentilezza inaspettato, la severità, in primo luogo con sé stesso, e la rettitudine nel gestire la “cosa”comune.
Le società Rugby Fiumicello e Rugby Borgo Poncarale si stringono in un abbraccio rugbistico alla moglie Enrica e ai figli Stefano e Michele cercando di colmare con tutto l’affetto possibile il vuoto che Fulvio lascia.
