L’estremismo ha colpito ancora. Dopo gli attacchi personali dell’associazione di amicizia Italia-Palestina, infatti, Fiamma Nirestein ha deciso di fare un passo indietro.
La giornalista avrebbe dovuto arrivare a Brescia il 26 gennaio per prendere parte alla commissione consiliare per la riscrittura del testo della mozione proposta dal centrodestra sulla definizione di antisemitismo. Ma nelle scorse ore ha comunicato al presidente Pietro Ghetti che non verrà.
Il contenuto dell’e-mail non è stato reso noto, ma le motivazioni del dietro front sono tutte da ricercare negli attacchi pubblici subiti da Nirestein e nella reazione non troppo convinta della Loggia. “Non voglio imporre la mia presenza, sono sgradita. Non intendo venire a Brescia per sentire gli insulti che sono stati pronunciati nei miei confronti durante la preparazione”, ha confermato l’interessata al Corriere.
L’associazione Italia-Palestina, lo ricordiamo, aveva chiesto al sindaco Laura Castelletti di bloccare la giornalista (ma anche un altro degli esperti convocati, il docente David Meghnagi) definendola “una oltranzista, intransigente e radicale a sostegno delle colonie israeliane in Cisgiordania” e affermando che in quanto tale sarebbe priva “della serenità necessaria ad una riflessione approfondita”. Stesso discorso per Meghnagi, che ha chiesto spiegazioni a Ghetti e invocato una netta presa di posizione da parte del Comune.
Nel frattempo, in attesa di risposte, rimane il rammarico per la “vittoria” degli oltranzisti, che invece di chiedere di ampliare la platea degli esperti convocati dalla commissione vogliono mettere a tacere le voci che la pensano diversamente da loro.