La svolta più importante, quella che potrebbe scagionarlo definitivamente o portarlo a un processo, non è ancora arrivata. Ma in attesa dello sviluppo delle indagini, in particolare quelle sul telefonino, Andrea Cassarà può tirare un primo respiro di sollievo.
Federscherma, infatti, ha deciso di non prorogare la sospensione a cui lo aveva sottoposto il 30 ottobre, quando era scoppiato il caso.
La vicenda, lo ricordiamo, è quello della ragazzina 15enne che aveva denunciato di essere stata ripresa da un cellulare (da una grata esterna) mentre stava facendo la doccia al centro San Filippo di Brescia. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero indicato nell’ex campione la persona che si trovava vicino al luogo del misfatto in quegli istanti, indagandolo e sequestrandogli temporaneamente il cellulare per consentire i rilievi tecnici.
Proprio il telefonino sarà uno degli elementi decisivi delle indagini. Le indagini, dopo una nuova acquisizione per questioni tecniche, arriveranno alle prime risposte entro fine mese. Solo allora si sarà se sullo smartphone di Cassarà siano mai esistite foto compromettenti. L’interessato, lo ricordiamo, ha respinto ogni addebito.
Nel frattempo, a sospensione terminata, l’atleta potrà tornare all’attività sportiva, riprendendo l’attività di allenatore con la Brescia Scherma.