In un anno la Polizia provinciale di Brescia è riuscita a portare avanti attività di anti-bracconaggio, controllo e contenimento di animali selvatici e ha messo in salvo oltre 2mila esemplari. Un bilancio di tutto rispetto per gli agenti che non si occupano solo dell’ambito ittico-venatorio ma che hanno fatto interventi anche in materia di polizia amministrativa, stradale e ambientale.
Il corpo della Polizia provinciale di Brescia è composto da 73 unità ma c’è un obbiettivo ambizioso a breve: quello ci incrementare il loro numero di 25 agenti entro il 2026. Andando più nel dettaglio per quanto riguarda l’ambito venatorio la Polizia provinciale ha monitorato lupi, orsi e poi cinghiali e corvi. Questi ultimi per quanto riguarda la peste suina africana e la febbre West Nile.
Bilancio positivo anche per il settore ittico. Laghi sotto vigilanza tutto l’anno visto che la Provinciale ha messo a segno 63 accertamenti penali e 240 amministrativi. Dodici nuovi agenti sono stati formati proprio per il controllo dei tre laghi bresciani oltre a 45 pescatori professionisti attivi. E ancora: tanti gli interventi sulla sicurezza stradale tra cui l’installazione delle telecamere sulle strade più importanti della provincia, accertamenti delle infrazioni al codice della strada e progetti di sensibilizzazione.