La verità sembra essere saltata fuori: Omar Khalaf è morto perchè è stato sbalzato fuori dal baule dell’automobile su cui era seduto. Secondo le indagini della Polizia stradale di Desenzano, con il coordinamento del procuratore Jacopo Berardi, quella sera dell’8 settembre a Lonato il 18enne stava chiacchierando con gli amici in una stradina di campagna di Lonato quando uno di loro ha messo in marcia la macchina facendo cadere chi si trovava nel baule (lo stavano usando come una sorta di panchina).
A fare partire l’automobile – come riportato dal Giornale di Brescia – sarebbe stato un amico 18enne che vive a Lonato operaio e incensurato: ora deve rispondere di omicidio stradale. Pare che non si sia accorto che l’amico era seduto sul pianale. Per quella caduta dal baule la vittima, che lavorava in un’officina di Polpenazze, ha perso la vita una settimana dopo in ospedale.
All’inizio le condizioni del giovane non erano parse gravi. I ragazzi lo avrebbero per questo motivo lasciato sul ciglio della strada in via Mancini. Solo un’ora più tardi un uomo ha notato un ragazzo disteso a terra con accanto un monopattino. Da qui il trasferimento in ospedale. Dopo poco però le sue condizioni sono peggiorate fino al coma e alla morte.
