E’ durato poche ore – viene da commentare: per fortuna – il fantasioso manifesto comparso ieri nel centro storico della città di Brescia nell’ambito di una mostra promossa per Brescia Capitale della Cultura.
A sollevare il caso è stato per primo, via social, Flavio Pasotti. Ad affiggerlo era stata invece l’associazione Amici delle Mura di Bergamo nell’ambito di un’esposizione a cielo aperto dal titolo in apparenza neutrale (“Progetto per Bergamo e Brescia Capitali della Cultura”) patrocinata da diversi enti pubblici (ignari del manifesto).
Di certo i contenuti erano tutt’altro che oggettivi. Nel testo, infatti, si leggono farneticazioni come :”i tribunali dei vincitori continuano a condannare i nemici (il presidente Putin che esprime nonostante tutto la volontà popolare del popolo russo), “la guerra batteriologica della Nato non desiste”, “la Pandemia ingigantita ad arte dalle multinazionali”, “produzione smodata di vaccini inutili, costosi e dannosi”, “la pandemia generata da virus ingegnerizzati”, “l’errore di Mussolini è stato entrare in guerra”. L’elenco delle affermazioni discutibili – e in alcuni casi deliranti – del manifesto su Covid, Fascismo, dinamiche internazionali e via dicendo è lunghissimo.
Per fortuna è stato tutto rimosso: non si tratta di censura, ma di un atto responsabile per impedire la diffusione di informazioni prive di ogni base logica, storica e scientifica.