Un imprenditore bergamasco è stato arrestato con le accuse di frode fiscale e autoriciclaggio. E a dare la misura dell’importanza dell’operazione è l’entità dei beni per cui i giudici hanno disposto il sequestro preventivo: ben 80 milioni di euro.
Durante il precedente blitz nella villa di Martinengo, effettuato dalle forze dell’ordine con la preziosa collaborazione del cane Grisby, addestrato per fiutare banconote, era spuntato un vero e proprio tesoro. In un caveau, dietro a una porta blindata, infatti, sono stati trovati oltre 2 milioni e mezzo in contanti, 40 orologi di lusso, diamanti, gioielli, lingotti d’oro, 2.600 monete d’oro e d’argento. Per un valore complessivo di circa 5 milioni.
Secondo l’accusa, l’imprenditore e il fratello (latitante a Dubai) avrebbero messo in piedi un giro di fatture false per frodare il Fisco, i cui guadagni illeciti transitavano su conti esteri per poi essere utilizzati in Italia per l’acquisto di beni di lusso e investimenti.