Il silenzio del vescovo Pierantonio Tremolada e, fino a ieri, dello stesso don Fabio Corazzina non ha certo aiutato a fare chiarezza. Tanto che sui social sono stati centinaia i messaggi contro la diocesi dopo il trasferimento del sacerdote alla parrocchia di Camignone come semplice collaboratore e non come parroco.
A spegnere le polemiche ci ha pensato però don Corazzina che, poco fa, ha pubblicato su Facebook un messaggio in cui parla di trasferimento “concordato fraternamente” con il vescovo e invita tutti a distinguere tra critica costruttiva e cattiveria. Lo riportiamo integralmente di seguito.
IL MESSAGGIO DI DON FABIO CORAZZINA
Sto attraversando Gerusalemme, la terra di Gesù. Vedo ad ogni passo quanto faccia male la divisione, il giudizio, il pregiudizio e la logica delle barriere e dei confini interiori ed esteriori.
Ecco perché mi genera solo sofferenza la continua polemica sul mio cambio di parrocchia. Le cose sono molto più semplici.
1. È normale cambiare parrocchia per noi sacerdoti
2. È naturale è giusto concordate fraternamente con il vescovo il tutto
3. È bello sentirsi amati e provare a far capire quanto hai amato le comunità che hai abitato
4. È giusta la critica costruttiva che ci fa crescere, non la chiacchiera e la cattiveria che inquina l”anima.
5. È essere chiesa e cristiani adulti fare del proprio meglio per la propria comunità e per la chiesa cattolica, universale che abbiamo scelto come casa e famiglia.
Punto.
Scomodare gente seria come Gesù, come don Milani, … è troppo!
Un abbraccio e buon cammino di amore, servizio e giustizia, lì dove abitiamo e siamo chiamati a servire nello spirito del Vangelo il Regno di Dio e la nostra città,
Ps. Camminando nel deserto verso Gerico ci siamo trovati come guide un bambino e 2 asini. Grazie Gesù perché hai rivelato il cuore del tuo Vangelo non ai dotti e ai sapienti ma ai piccoli e agli umili. Credo si debba imparare tutti questa lezione.