Il Pd bresciano si prepara, con un confronto ad oggi decisamente aperto, ai congressi di ottobre, quando gli iscritti (ormai poco più di 2mila in tutto) saranno chiamati ad eleggere il segretario provinciale e cittadino del partito. Ma le candidature andranno depositate entro il 30 luglio.
Per il livello provinciale, secondo i rumors interni, l’uscente Michele Zanardi – girelliano ed esponente della mozione Bonaccini all’ultimo congresso – avrebbe detto ai suoi di essere pronto a ricandidarsi. Ma resta da capire la posizione della mozione Schlein, uscita vincitrice dal congresso: la parte più movimentista, infatti, vorrebbe contrapporgli una candidatura di bandiera, mentre l’altra – quella che fa riferimento alla sinistra interna e ad Articolo Uno – è pronta ad appoggiare Zanardi, chiedendogli in cambio un accordo sulla segreteria cittadina.
In città, però, il quadro appare particolarmente complicato. Il nome naturale per la sinistra potrebbe essere quello del consigliere comunale Andrea Curcio, ma resta da capire come si muoverà la maggioranza uscente che faceva riferimento a Emilio Del Bono: nell’ultima tornata il fronte che aveva eletto Tommaso Gaglia – oggi forse più variegato nelle posizioni ma ancora decisivo per determinare il risultato finale – difficilmente potrebbe accettare un nome della sinistra. A mettere d’accordo tutti, però, potrebbe essere la soluzione di Roberto Cammarata, che sarebbe ben visto dal fronte Schlein, ma anche da parte di quello delboniano e che comunque – dopo il passaggio della Loggia – appare in credito rispetto al partito. Difficile, però, che accetti.
Resta da capire, infine, come andrà il congresso regionale del partito. Ma anche lì il segretario potrebbe essere un bonaciniano: i nomi in lizza sarebbero oggi quelli di Emilio Del Bono e della milanese Silvia Roggiani.
