Si aprirà il 24 ottobre, con rito ordinario, il processo a carico di Davide Fontana, il bancario 43enne che lo scorso 11 gennaio aveva barbaramente ucciso Carol Maltesi prima di abbandonarne il corpo, il 20 marzo, a Borno. Nell’indagine – come i nostri lettori ben sanno – BsNews.it a avuto un ruolo importante: dando un nome al cadavere ritrovato in località Paline, chattando con l’assassino, consegnando tutto ai carabinieri e contribuendo così al fatto che venisse arrestato in tempi rapidi.
Il giudice dell’udienza preliminare di Busto Arsizio Piera Bossi, nella giornata di ieri (giovedì 13) ha respinto la richiesta di abbreviato presentata dal legale di Davide Fontana (che gli avrebbe permesso lo sconto di un terzo della pena), Davide Paloschi, che aveva chiesto di far cadere alcune aggravanti per accedere al rito alternativo.
Ma il Gup ha detto no: Fontana comparirà dunque davanti alla giuria collegiale della Corte d’assise (sei giudici popolari e due togati). Contestualmente il magistrato ha respinto la richiesta di ammissione a parte civile del Comune di Rescaldina e accolto quella dei genitori di Carol Maltesi e del figlio minorenne, assistiti dagli avvocati Manuela Scalia ed Ermanno Talamone.
Fontana (da marzo in carcere a Busto Arsizio), che ha parlato in aula, si è detto pentito, affermando di non avere nemmeno il coraggio di guardare in faccia i genitori di Carol e aggiungendo comunque di non aver premeditato l’omicidio. Il movente dei fatti, ovviamente ancora da accertare, sarebbe di natura passionale, ma i dettagli da chiarire sono ancora molti.
