Prima picchiato poi denunciato: storia di un manifestante

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Prima è stato preso a manganellate dai poliziotti per aver estratto il suo i-phone e aver girato un video durante l’accesa manifestazione del 25 aprile scorso. Poi, a distanza di 7 mesi, la scoperta di essere indagato per resistenza a pubblico ufficiale. Il proagonista è Andrea Maffeis, operatore di «Ctv telestreet Brescia» che il 25 aprile scorso si trovava in mezzo ai manifestanti uniti in corteo per la Festa della Liberazione. Quel giorno, durante gli attimi di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine, Maffeis sarebbe stato colpito dalla polizia con tre manganellate a un braccio. La motivazione?  Pare che l’operatore stesse riprendendo con il proprio cellulare il corteo diretto verso piazza Loggia. Dopo aver sporto denuncia per le presunte lesioni subite, lo scorso 15 maggio, però Maffeis è stato a sua volta querelato per resistenza a pubblico ufficiale e convocato al Palagiustizia. Da parte sua la Questura di Brescia fa sapere di rimettersi alle decisioni dell’autorità giudiziaria. 

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2 Commenti

  1. Son proprio stupito. Non son mai successi fatti del genere. Rammento di video magicamente scomparsi negli uffici di chi tutela l’ordine etc. Solidarietà a Maffeis! A quando la tessera di riconiscimento come in Inghilterra?

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