(a.c.) La concessione ancora non è in vista, i potenziali investitori stanno alla larga e il D’Annunzio continua ad accumulare debiti. Nel corso del 2011 sono pari a 9,8 milioni che, sommati ai 6 milioni "ordinari" di Verona e ai 10,8 milioni "straordinari" per i costi di investimento e quelli sulle nuove tratte, portano il rosso complessivo alla stratosferica cifra di 26,6 milioni di passivo.
In vista dell’assemblea dei soci fissata per il prossimo 27 luglio la società Catullo Spa ha diffuso i dati definitivi di bilancio 2011. Una disamina della relazione conferma che le solite criticità permangono, assieme alle solite previsioni ottimistiche per il rilancio (che per Montichiari passa inevitabilmente solo dal traffico merci, con la potenzialità inespressa di accogliere fino a 150mila tonnellate di carico annue). Ogni ipotesi è ovviamente condizionata dalla concessione governativa, attesa da anni. Il Ministro Passera ha assicurato che si farà carico del problema entro la fine dell’estate, consapevole dell’effetto benefico che la concessione potrebbe creare su indotto economico ed occupazione.
E che cavolo aspetta con questa concessione del tubo? Il padreterno?
Da un ministro "tecnico" mi sarei aspettatp qualcosa in più di sette mesi abbondanti di annunci.
Ma, mi chiedevo, non era stato proprio Vigliio Bettinsoli, il Presidente della D’Annunzio, ad evocare in questo momento di difficoltà l’appello usato di Don Sturzo ai "Liberi e forti" per salvare il sistema-paese ? In realtà, almeno noi noi bresciani, siamo sempre di più "vincolati e deboli" : vincono i milanesi in A2A, vincono i veronesi in Catullo Spa, vincono i bergamaschi in Ubi Banca. Tra i vicini di casa, aspettiamo di perdere anche con mantovani e cremonesi, magari in Centropadane, così per gradire…
efficacissima gestione dell’accoppiata Campana e Bontempi….