(a.c.) A pochi giorni dalle prime notizie sulla natura del progetto, il Codisa si è organizzato e si prepara a mettere in atto, un’altra volta, un lavoro di stretta osservazione sulle criticità ambientali (ma non solo) del piano. Di cosa si tratta? Terna, la società che operando a livello nazionale segue la realizzazione di elettrodotti, sarebbe pronta ad avviare i lavori (ideati già nel 2008, con l’approvazione del Ministero per lo Sviluppo Economico) per la costruzione di una linea di alta tensione tra la nuova cabina elettrica di Rezzato e la zona sud-est di Brescia, tra San Polo e Buffalora, per portare energia all’Alfa Acciai e collegarsi con la linea Flero-Nave e quella che arriva in territorio mantovano.
In particolare si tratterebbe di realizzare un elettrodotto interrato e un elettrodotto classico, aereo tramite tralicci, di 2,9 chilometri. E proprio qui sta uno degli elementi di criticità epressi dal Codisa. Preoccupa l’impatto visivo, quello relativo ai rischi elettromagnetici e in generale il fatto che non sia necessaria la procedura di VIA (Valutazione Impatto Ambientale), che serve solo se l’elettrodotto supera i 3 chilometri di lunghezza. Non solo: i lavori per l’interramento dei cavi sventrerebbero per l’ennesima volta le strade di San Polo, con i relativi disagi.
Per 30 giorni si possono visionare i progetti depositati in Comune e presentare le eventuali osservazioni (anche in merito agli espropri), poi l’iter seguirà il suo corso.