Tassisti arrabbiati, venerdì la protesta

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Riportiamo il comunicato stampa dell’associazione Taxi Montichiari, che prende posizione contro la gestione dell’aeroporto D’Annunzio e annuncia che venerdì, dalle 10, farà un presidio nel cortile di Palazzo Broletto per chiedere un incontro al presidente Daniele Molgora.

L’Aeroporto di Montichiari è sempre più al centro dell’attenzione della stampa locale e nazionale, purtroppo per i suoi problemi anziché per il suo decollo: un decennio di gestione del tutto subordinata al “Catullo” di Verona e fortemente intrecciata con scontri politici anche interni alla politica bresciana, ha portato a numeri di voli, passeggeri trasportati e merci scaricate del tutto insufficienti a garantire il “decollo” di quello che avrebbe dovuto essere il “fiore all’occhiello” dell’economia bresciana. Ora sono venuti meno gli ultimi voli RyanAir, spostati a Verona (a proposito di subordinazione al “Catullo”), e a tutt’oggi continuano le fumose e ricorrenti promesse di nuove compagnie aeree, di nuovi assetti societari e del radioso futuro del settore cargo e merci.

Ma in attesa di tutto ciò il venir meno dei voli passeggeri comporterà inevitabili gravi ricadute sui lavoratori e le lavoratrici che, come dipendenti diretti o come indotto, gravitano sul “D’Annunzio”: le attività commerciali, che riuscirebbero a far quadrare i propri bilanci aziendali e familiari solo se i passeggeri partissero e atterrassero a Montichiari; i tassisti, attivi in 6 dal 2004 (quando c’erano 6/7 voli al giorno e si attendeva lo sviluppo del “D’Annunzio”…), che hanno licenze rilasciate dal Comune di Montichiari in accordo con la Provincia di Brescia e legate esclusivamente all’attività aeroportuale; le addette alle prenotazioni e al check-in, che potrebbero cambiare mansioni e orario di lavoro in modo radicale; i dipendenti precari assunti a termine, che sempre più spesso non vedono rinnovati i propri contratti di lavoro; i dipendenti delle cooperative di servizio (pulizie e facchinaggio), che vedono costantemente ridotti i propri orari lavorativi e i propri stipendi. Ma ormai è a rischio tutto il personale, anche a tempo indeterminato, assunto da un Aeroporto che ha accumulato quasi 30 milioni di euro di perdite (debiti che saranno a carico degli enti pubblici azionisti e quindi di tutti i cittadini).

Tutto questo avviene senza chiarezza e chiare assunzioni di responsabilità, senza un adeguato confronto ne’ con la Rappresentanza Sindacale Unitaria eletta dai lavoratori dell’Aeroporto, ne’ con le altre rappresentanze associative che si sono formate nel tempo (e tra queste l’Associazione TAXI Montichiari). L’Unione Sindacale di Base-SdL (sindacato che ha ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni della Rappresentanza Unitaria dei lavoratori del D’Annunzio) e l’Associazione TAXI di Montichiari, che rappresentano alcuni degli interessi in gioco nell’ambito dell’Aeroporto, hanno chiesto nel giugno scorso, in concomitanza con un presidio fuori dall’aeroporto, un incontro al presidente della Provincia Daniele Molgora, senza a tutt’oggi ricevere ne’ una risposta ne’ tanto meno una convocazione. La Provincia è coinvolta nelle vicende e nelle trattative sull’assetto azionario della società che gestisce l’Aeroporto bresciano, oltre a detenere specifiche competenze in relazione alle licenze dei taxisti.

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