1.600 milioni per sostenere le imprese

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    La Piccola Industria dell’Associazione Industriale Bresciana e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto oggi un ulteriore importante accordo da 1.600 milioni di euro – che fa seguito a quello del 2009 – per assistere al meglio le piccole e medie imprese industriali bresciane nell’attuale fase congiunturale ancora difficile ma certamente più orientata alla crescita e allo sviluppo.

    L’accordo è stato presentato agli imprenditori nella sede dell’Associazione degli Industriali di Brescia da Ambra Redaelli, Presidente del Comitato Regionale Piccola Industria di Confindustria, da Francesco Franceschetti, Presidente della Piccola Industria di AIB, e, per Intesa Sanpaolo, da Marcello Sala, Vice Presidente del Consiglio di Gestione con delega all’internazionalizzazione, da Pier Aldo Bauchiero, Direttore Regionale Lombardia e da Carlo Berselli Responsabile della Direzione Marketing di Intesa Sanpaolo.

    Il nuovo accordo conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente e disegnati per fronteggiare le principali emergenze della crisi, come ad esempio la linea di credito aggiuntiva per la gestione degli insoluti, i programmi di ricapitalizzazione per il rafforzamento patrimoniale, l’allungamento fino a 270 giorni delle scadenze a breve termine e il rinvio rate su mutui e leasing, diventate poi oggetto dell’Avviso comune ABI del 3 agosto 2009.

    Attraverso questi strumenti si è potuto dare, in 12 mesi, un riscontro positivo a oltre 50.000 richieste a livello nazionale.

    L’accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea. Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di credito delle imprese

    Intesa Sanpaolo per la Lombardia – esclusa Milano e Monza Brianza – mette a disposizione 1600 milioni di euro di plafond specificamente destinati a interventi e investimenti nei tre ambiti strategici individuati insieme a Piccola Industria per rilanciare la competitività delle aziende italiane:

    • Crescita dell’impresa: sviluppo delle iniziative volte a migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia delle imprese. Promozione delle reti d’impresa e delle sinergie territoriali

    • Internazionalizzazione: aiutare le imprese a sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le consulenze specialistiche del polo per l’internazionalizzazione del Gruppo.

    • Innovazione: finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università.

    La presentazione odierna recepisce a livello locale l’accordo nazionale del 23 settembre tra Confindustria ed Intesa Sanpaolo, che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, segnando ancora una volta la forte collaborazione sui singoli territori tra il gruppo Intesa Sanpaolo – che affida oggi il “sistema Italia” per quasi 500 miliardi di euro, dei quali circa i due terzi sono destinati al mondo delle imprese – e il sistema confindustriale.

    Francesco Franceschetti, ha commentato così la firma di oggi: “Solo nel 2011, si prevede un graduale allentamento della stretta ai finanziamenti. Con la firma odierna la Piccola Industria di Aib ritiene di aver messo a disposizione delle aziende uno strumento che le potrà aiutare in vista di stagioni meno difficili. Ritengo fondamentale che banche ed imprese collaborino con l’unico obiettivo della crescita sostenibile dell’intero sistema paese e l’accordo Intesa Sanpaolo-Confindustria Piccola Industria va in questa direzione”.

     

    “Gli effetti della crisi – commenta Pier Aldo Bauchiero – sono ancora percepibili ed il nuovo accordo con l’Associazione Industriai di Brescia vuole andare proprio nella direzione di superare uno dei principali ostacoli percepiti durante la crisi: il dialogo tra banche, imprese ed associazioni. Inoltre l’accordo mette a disposizione delle imprese bresciane le leve necessarie per affrontare e vincere la sfida della competizione sui mercati internazionali, dove sono necessari sia una giusta dimensione delle imprese che nuovi investimenti finalizzati ad un rimodellamento della struttura di costo”

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