C’è anche un bresciano tra le quattro persone arrestate nell’operazione condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Lodi. Sono accusati, a vario titolo, di aver prodotto e fatto circolare in rete materiale pedopornografico.
Le indagini sono state avviate nell’aprile dello scorso anno, quando alle forze dell’ordine è arrivata la segnalazione di abusi sessuali su una minorenne da parte del padre 46enne. I militari, quindi, hanno accertato le violenze scoprendo che sarebbero andate avanti per gli anni tra le province di Milano, Pavia e Lodi, dove la famiglia ha dimorato. L’uomo è stato poi condannato (in primo grado, a maggio 2024) a 12 anni di carcere e 50mila euro di multa. Ma durante gli approfondimenti è emerso anche che l’uomo era solito scambiare materiale (migliaia i file sequestrati sui suoi supporti) su una rete radicata in Italia e all’estero.
Le successive indagini, coordinate con diverse procure tra cui quella di Brescia, hanno portato al sequestro di oltre 200mila file (immagini e filmati pedopornografici, con protagonisti minori di diverse nazionalità ed età) e a quattro arresti, tra cui appunto uno nella nostra provincia. Altre tre persone sono state denunciate.