Rimane ricoverato in ospedale, in gravi condizioni, Giuseppe Valetti, l’ex maresciallo dei Carabinieri 78enne che nella giornata di sabato ha sparato contro l’indiano Satpal Singh, uccidendolo, e poi ha cercato di togliersi la vita. L’anziano è in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo imminente di vita.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, Valetti – che non è sposato, non ha figli e vive solo a Rodengo Saiano – si sarebbe presentato a casa della vittima (in via Codignole, non lontano dalla pasticceria Garzoni) intorno alle 18. Quindi avrebbe suonato il campanello, poi avrebbe fatto fuoco con la sua Beretta 7.65 contro il muratore 54enne di origine indiana.
Due i colpi esplosi da distanza ravvicinata, di cui uno andato a segno. A seguire la disperata corsa in ospedale (Poliambulanza) dei parenti della vittima, ma purtroppo all’arrivo in ospedale la situazione del 54enne era già compromessa e non c’è stato più niente da fare.
L’aggressore, invece, si sarebbe recato in un altro appartamento di sua proprietà poco distante e, pochi minuti dopo, avrebbe rivolto l’arma contro se stesso.
Stando all’accusa dei parenti della vittima, il 78enne minacciava da tempo – anche via chat – il muratore indiano ucciso chiedendogli altro denaro o la restituzione della casa che aveva venduto anni prima al figlio, conosciuto quando quest’ultimo era titolare di una pizzeria in piazzale Cesare Battisti.