Si manifestano in modo sempre più preoccupante gli effetti della crisi climatica anche sul Garda. Se lo scorso anno il livello del lago aveva raggiunto 49 centimetri allo zero idrometrico, quest’anno si registra una quota di 137 centimetri, quasi il triplo del valore del 2023 rilevato nello stesso periodo.
Ad incidere sulla presenza dell’enorme quantità di acqua le abbondanti piogge che in queste ultime settimane sono cadute sul Bresciano, riempiendo il bacino.
La situazione, che di fatto appare ribaltata rispetto a quella dello scorso anno quando si registrava una forte scarsità di risorse idriche, preoccupa amministratori ed esperti tanto che oltre ad un continuo monitoraggio si è deciso di aumentare da 50 sino a 90 metri cubi al secondo le uscite di acqua dal lago, quota poi ulteriormente aumentata sino a 110 metri cubi al secondo. Ad interferire sulle derivazioni le opere di manutenzione all’impianto della diga di Salionze, per le quali era stato chiesto un rinvio.
Sebbene non sia ancora il tempo di lanciare allarmi la preoccupazione resta ed è aggravata dal rischio di moti ondosi. In ogni caso si prevede di discutere al più presto la situazione con tutti i soggetti interessati.
