▼ Consulta avicola: settore in crescita

Facchetti Coldiretti Brescia: “buone le prospettive del comparto, ma attenzione alle criticità”

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Uova di gallina, foto generica da Pixabay

Si è riunita questa mattina, giovedì 27 marzo, presso la sede di Coldiretti Brescia la consulta avicola utile per analizzare il contesto produttivo, il settore e le dinamiche di  mercato alla presenza della

presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti che dal 2017 è responsabile del Distretto Avicolo Lombardo e dal 2019 è la coordinatrice della consulta avicola provinciale e regionale di Coldiretti.

“Un’occasione necessaria per analizzare la situazione degli indennizzi dei danni indiretti causati dall’influenza aviaria, la marginalità e  la competitività del settore con attenzione alla biosicurezza e ai temi del benessere animale – precisa la presidente Laura Facchetti  –  l’avicoltura infatti è un settore fiore all’occhiello della zootecnia italiana, lombarda e bresciana, nel complesso, nel 2023, la produzione di carne di pollo, pari a 1.019.000 t, ha registrato un aumento produttivo del +4,3% ma l’aumento più deciso ha riguardato la produzione di carne di tacchino che si attesta a 272.600t con un aumento del 24,5% rispetto al 2022.  Il settore uova si attesta su una produzione di circa 12,2 miliardi di uova con un + 3,5%”.

Un settore importante – aggiunge Coldiretti Brescia –  che ha il primato di essere completamente autosufficiente con una produzione annua che, in particolare per la carne, copre il 105% del fabbisogno e che è interamente italiana in ogni fase della sua filiera. La produzione avicola vanta primati assoluti nel panorama zootecnico anche relativamente, solo per citarne alcuni, all’utilizzo dell’antibiotico, calato di oltre il 90% in circa 10 anni nei nostri allevamenti, nella sostenibilità ambientale, con un dato da ricerche ISPRA che indica nelle 0,2% l’impatto del settore sulla globalità dell’emissioni.

Buone quindi le prospettive future ma bisogna analizzare la situazione nel suo insieme e non bisogna abbassare la guardia sulle criticità: “sono state grandissime le perdite legate all’epidemia di influenza aviaria che ha colpito gli allevamenti fra la fine del 2021 e il primo semestre del 2022 – conclude la presidente Laura Facchetti –  e il settore ha temuto anche di perdere la storica autosufficienza. Nonostante questo le aziende hanno necessità di rimanere competitiv, di innovare, di poter utilizzare le più avanzate tecnologie e oggi più che mai hanno necessità di essere supportate”.

Coldiretti Brescia opera in una realtà provinciale fortemente zootecnica che conta oltre 12.000 aziende agricole, di cui 1.600 con allevamento di bovini da latte, 800 con allevamento di scrofe e suini, 600 avicole, 400 con allevamento di bovini da carne, oltre 1.200 viticole e vitivinicole, 350 imprese che operano nel comparto florovivaistico.

Foto da Coldiretti

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