La certezza è che non si è trattato di un guasto meccanico, ma che ancora una volta è stato un uomo ad entrare deliberatamente in azione. Torna, sul lago di Garda, l’allarme per il piromane che negli ultimi anni ha colpito ripetutamente Salò, San Felice e altre località del lago.
L’ultimo episodio è avvenuto nella nottata tra giovedì 21 e venerdì 22 marzo, nella frazione di Campoverde. Stando a quanto si apprende una mano ignota ha preso di mira due vetture (un Seat e una Punto) posteggiate in strada in via Santa Firminia. E anche in questo caso – stando ai primi accertamenti – non sembra esserci alcuna motivazione logica in quanto accaduto. Non sarebbe stata una vendetta o un’intimidazione, ma soltanto una sfida, un gioco demenziale oppure l’impulso di una persona malata.
A luglio dello scorso anno altre due vetture erano state bruciate a Salò, in via Bongiovanni Gratarolo. E non si era trattato di un caso isolato, perché nel Comune – negli ultimi anni – si sono registrati altri episodi sospetti (oltre che casi di vandalismo, che però avrebbero altra matrice). Roghi di vetture senza spiegazione, inoltre, sono avvenuti anche in paesi limitrofi. E non si contano le auto andate a fuoco nella vicina San Felice (decine, in tre anni), tanto che nel luglio del 2022 il caso era arrivato addirittura in prefettura su sollecitazione del sindaco. Ma il piromane non è mai stato trovato. Che sia tornato in azione?
