Ha voluto concludere anche l’ultimo tratto del suo lunghissimo e affascinante viaggio remando in kayak lungo il fiume Mella: Simone Curati, grafico di Pralboino che nel 2020 dopo aver ottenuto la laurea in Economia era partito alla volta dell’Australia, è tornato a casa ma ha scelto di farlo rispettando ancora una volta l’ambiente.
Volato nella terra dei canguri per mettere a frutto le competenze acquisite durante il suo percorso di studi, Simone aveva deciso di viaggiare in kayak lungo il fiume Murray coprendo una distanza di 2.400 km. Dopo aver attraversato New South Wales, Victoria e South Australia, ha raggiunto Singapore e da lì l’idea di una nuova sfida: tornare a casa senza mai prendere un aereo. L’impresa non è stata semplice e a testimoniarlo sono i racconti dello stesso viaggiatore bresciano, che ha riportato ogni sua avventura sui canali social.
Il suo diario on-line riporta giorno dopo giorno i suoi incontri, le peripezie, le esperienze vissute in un itinerario che lo ha condotto attraverso Malesia, Thailandia, Laos, Cina, Tagikistan, Afghanistan, Iran, Turchia, Grecia, Albania e Croazia. Un viaggio di 17.000 km unico nel suo genere, che ha costretto Simone a confrontarsi con i propri limiti, ponendo riflessioni profonde ma mettendolo anche in contatto con popolazioni e culture diverse, con stili di vita lontani l’uno dall’altro.
«Da questo momento non so cosa succederà dopo – ha scritto Simone sulla sua bacheca Facebook pochi giorni prima di tornare a Brescia -. Sono preoccupato per molte cose e non voglio nascondermi dietro una falsa felicità o simili. Non sono sicuro di riuscire ad entrare di nuovo all’interno del sistema, o almeno non sono sicuro di poterlo fare ora. Forse in futuro sarà più facile, ma ora la situazione mi sembra difficile. Comunque farò del mio meglio, e il futuro mi darà la risposta».
