Si avvicina il momento della verità per lo schermidore bresciano Andrea Cassarà, indagato con l’accusa di aver ripreso una ragazzina 15enne che, a ottobre 2023, faceva la doccia al centro San Filippo di Brescia attraverso una grata esterna della struttura.
Ieri, infatti, il consulente informatico della Procura Andrea Mistani – dopo l’iniziale proroga per questioni tecniche – ha depositato la relazione sul telefono cellulare dello sportivo. Anche sulla base di queste risultanze, di cui al momento nulla si conosce, il pm dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio per Cassarà oppure l’archiviazione.
Dopo la denuncia della 15enne e le prime verifiche, lo ricordiamo, Cassarà era stato sospeso dalla Federazione e iscritto al registro degli indagati per produzione di materiale pedopornografico. Le telecamere del San Filippo – per coincidenza spaziale e temporale – lo avevano indicato infatti come il presunto autore delle riprese. Ma le analisi del suo cellulare sono decisive per stabilire se quelle immagini sono mai state realizzate oppure no e, dunque, per determinarne l’eventuale colpevolezza o l’estraneità ai fatti. Lo sportivo, va precisato, ha parlato di accuse infondate, proclamandosi innocente.