✴️ La sinistra deve essere divisiva | di Paolo Pagani*

Nel Bresciano il centrosinistra deve avere l' obiettivo di presentare liste civiche in tutti gli oltre 140 comuni al voto per evitare che l'amministrazione provinciale diventi ostaggio di una destra che si alimenta della frattura centro-periferia.

0
Paolo Pagani, opinionista Bsnews.it

di Paolo Pagani* – La quarta rivoluzione del Novecento, quella neoliberista, è ancora in corso. Una rivoluzione che ha realizzato la profezia di Marx della libera volpe in  libero pollaio, con la variante che una parte del pollame ne era e ne è ancora entusiasta.Una rivoluzione che, dopo la crisi del 2008 provocata dalle sue interne aporie, ha avuto il soccorso nero e grigio del populismo sovranista.

Che ha introdotto un conflitto tra centro e periferia, tra basso e alto, senza intaccare i capisaldi del sistema, e che ha saputo interpretare le paure, lo spaesamento, il rancore di vasti strati popolari. Per cui i poveri votano per i ricchi e, in un revival medievale, i poveri sembrano esistere per consentire ai ricchi di andare in paradiso.

Da questa rivoluzione la sinistra prima è stata quasi ammaliata e poi è rimasta spiazzata dal suo ripiegamento, mentre la destra ha aggiornato in chiave protezionista la vecchia ideologia di Dio, patria e famiglia.

E così può capitare che tipi come Trump, incalliti peccatori, siano visti da credenti zelanti come lo strumento di Dio per salvare il mondo dal peccato. D’altra parte dicono gli evangelici americani che Dio opera per vie misteriose e può avvalersi anche di un peccatore.

E così può capitare che tipi come Meloni, che non vogliono e non possono rinnegare il proprio passato fascista, si ritrovino al governo di un repubblica fondata sull’antifascismo.
Ritorna per la sinistra la domanda di un tempo: Che fare?
Penso che per ritrovare il suo popolo perduto il nuovo PD e il nuovo centrosinistra debbano tornare ad essere divisivi.

Divisivi per contrastare con idee antitetiche, ma che abbiano la stessa forza, i punti focali che determinano il successo della destra (immigrazione, verticalizzazione e personalizzazione del potere, localismo ecc.).

Si tratta, in sostanza, di ingaggiare una lotta contro le cause che sono alla radice dell’ affermazione delle varie destre. E farlo cercando di costruire un nuovo blocco sociale contro un altro. Questo è il senso dell’ essere divisivi. Un nuovo blocco sociale da costruire rimettendo al centro del conflitto le diseguaglianze, vero cuore di tenebra dell’ ultima globalizzazione.

In Italia, a mio parere, un progetto di questa fattura può ruotare attorno a tre proposte programmatiche: Salario minimo; Legge sulla rappresentanza e lotta senza quartiere alla precarietà dei lavori; Patrimoniale progressiva sulle grandi ricchezze superiori ai 5 milioni di euro: vale 15 miliardi che verrebbero dall’ 1% più ricco della popolazione.

Le prossime tornate elettorali europea, regionali e comunali devono essere l’ occasione per definire il profilo del PD e del centrosinistra attorno a questi assi. Che devono, per forza di cose, assumere una dimensione europea e essere l’ altra faccia della medaglia di una mobilitazione per un nuovo ordine mondiale che spezzi la spirale della terza guerra mondiale a pezzetti.

È urgente, quindi, che il PD esca ad horas dalla stucchevole discussione sulla candidatura di Elly Scheiln. Tirarla ancora avanti sarebbe un suicidio per la segretaria e per il partito.
La segretaria deve fare se stessa e essere la frontwoman di un riformismo radicale. Le stesse elezioni comunali devono diventare l’ occasione per tradurre a livello locale questa politica.

In particolare si tratta, anche a Brescia, di unificare i programmi comunali in una cornice provinciale che ponga come centrale la ricomposizione della frattura tra centro e periferia.
In questo senso gli  snodi principali sono costituiti dalla Provincia da un lato, e dall’ altro  dalla grande Brescia.

Il centrosinistra deve avere, quindi, l’ obiettivo di presentare liste civiche in tutti gli oltre 140 comuni al voto per evitare che l’amministrazione provinciale diventi ostaggio di una destra che si alimenta della frattura centro-periferia.

Mentre la grande Brescia è lo strumento perché un nuovo modello di sviluppo prenda corpo nel cuore della provincia bresciana. Hic Rhodus hic salta 

* Pd/Articolo Uno Brescia

** BsNews ospita opinioni di intellettuali, politici, imprenditori bresciani nell’ottica di alimentare il dibattito pubblico con pareri autorevoli: le opinioni espresse in questa rubrica non rappresentano la linea editoriale del sito, ma quella dei rispettivi autori.

>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome