Le temperature anomale di questo dicembre hanno avuto effetti significativi sugli impianti sciistici bresciani. A pagare il prezzo più alto, al momento, è Montecampione, in Valcamonica, dove manca la neve e la colonnina non ha permesso nemmeno di sparare quella artificiale, che avrebbe consentito l’apertura di alcune piste.
L’obiettivo della società Plan 1800 Srl – che gestisce gli impianti – era quello di dare il via alla stagione con il Natale, attivando la Gardena (quota) 1200, le Baite (1800) e la Larice (1800) e il campo scuola con il tappetino della Bassinale Fun park. Ma tutto è stato nuovamente rimandato.
Ora, dunque, si attendono nevicate e soprattutto l’arrivo del freddo, che consentirebbe almeno di procedere all’innevamento con i cannoni. Montecampione, lo ricordiamo, è anche alle prese con la complicata procedura fallimentare di Montecampione Ski Area, che hanno reso difficile anche trovare un nuovo gestore dell’energia per riallacciare le forrniture.
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