▼ Zanotti e Sandrini sequestrati in Siria: imputati assolti

Il Tribunale di Brescia ha assolto per non aver commesso il fatto gli imputati che erano stati ritenuti responsabili dei sequestri in Siria degli italiani Sergio Zanotti e Alessandro Sandrini

0
Alessandro Sandrini, da Folzano, sarebbe stato rapito e portato in Siria
Alessandro Sandrini, da Folzano, sarebbe stato rapito e portato in Siria

Il Tribunale di Brescia ha assolto per non aver commesso il fatto gli imputati che erano stati ritenuti responsabili dei sequestri (simulati) in Siria degli italiani Sergio Zanotti e Alessandro Sandrini.

A processo erano finiti quattro cittadini: F.F. e O.M, di origini albanesi ma residenti nel Bresciano, e A.Z., italiano residente a Mazzano e M.C, italiano residente nel Catanese. Per i  quattro il Pubblico Ministero di Brescia aveva chiesto un totale di quasi 40 anni di carcere. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero chiesto a Zanotti e Sandrini di simulare un sequestro con l’intento di cederli ad un gruppo jihadista in Siria al fine di ottenere in cambio un riscatto.

Complesse, e non del tutto chiare neanche dopo il procedimento, le due vicende che riguardano i rapimenti in Turchia di Sandrini (parte civile nel processo) nell’ottobre del 2016, e liberato in Siria nel maggio del 2019, e di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell’aprile del 2016 e anche lui liberato nel 2019.


>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome